17 marzo 2012

Delenda Noia + Kalashnikov + Pioggia Nera @ Atlantide, Bologna - 31 marzo 2012



Sabato 31 marzo tornano le serate "Legion Of The Dead" all'Atlantide di Bologna, con i live di Pioggia Nera (gruppo dark punk riformatosi di recente), Kalashnikov (romantic punx da Milano) e la wave elettronica dei Delenda Noia, già passati lo scorso anno dal palco del Moonlight Festival.




16 marzo 2012

Various Oddities: Episode 4

Quarto appuntamento con le recensioni in breve, questa volta in versione un po' ridotta (solo tre band) ...perciò bando alle ciance e iniziamo!
Attivi già da qualche anno (alle spalle un cospicuo numero di pubblicazioni su diversi formati), i FATHER MURPHY sono di recente arrivati anche alle orecchie di Mr. Simon Reynolds, che ha avuto modo di assistere di persona ad una loro data (numerosi i live del gruppo, all'interno e al di fuori dei confini nazionali; a breve è previsto un tour oltreoceano).
Il loro sound si muove tra noise, drone e post-rock, ma non solo: questo "Anyway, Your Children Will Deny It" (Aagoo Records), terzo full-length del gruppo trevigiano, propone sonorità raggelanti figlie bastarde tanto del progressive italico più oscuro quanto delle soundtrack dell'orrore più angoscianti.
A volte marziale ed ossessiva, altre volte travolgente e possessiva, la loro musica si serve di melodie tetre e di rumorismi per disegnare un panorama di inquietante desolazione. Tra disperazione e visioni nerissime l'abisso affonda sempre di più i propri occhi dentro all'ascoltatore, finendo col rapirlo nel suggestivo e morboso mondo dei Father Murphy.
Torniamo ora in “casa” Mannequin: dopo aver pubblicato la compilation “Danza Meccanica 2” e l’EP dei Central Unit “Loving Machinery”, l’etichetta romana fa “filotto” con questo “Crimes On the Dancefloor” dei bresciani JANITOR OF LUNACY, un LP su cui viene ristampato il demo del 1983 e altri quattro brani precedentemente diffusi solo su cassetta. La band, attiva dal 1981 al 1986, si sciolse per divergenze artistiche prima di poter pubblicare l’album d’esordio.
I brani del demo occupano l’intero “Lato A” del disco, guidati da una voce dal timbro affine a quello di Peter Murphy, tra wave rarefatta e synth-etico post-punk notturno.
Sul secondo lato troviamo invece atmosfere più “gotiche”, elaborate però secondo i dettami della migliore wave tricolore degli anni ottanta. Un'altra perla oscura che meritava di essere riportata alla luce.

Cambiamo completamente genere con i calabresi EMILY WITCH; a livello sonoro "Painfully Sober Again" (Overdrive Records) poggia le proprie radici negli anni novanta, in particolare quelli del grunge (il cantante Antonio Femia viene da una cover band dei Pearl Jam). Tale sound viene qui rielaborato in chiave "noise" e "post-" grazie alle chitarre massicce e abrasive abbinate a una sezione ritmica potente e marziale.
La voce alterna con misura i passaggi più riflessivi a quelli più aggressivi; il risultato è un mini-album dagli ingredienti ben dosati e di sicuro interesse per gli amanti di queste sonorità. L'EP è disponibile anche come download gratuito.









11 marzo 2012

Gli Iceage in Italia a maggio


Come da titolo, buone news per gli amanti del giovane ensemble danese, autore l'anno scorso di un folgorante debutto ("New Brigade") a base di punk oscuro e abrasivo al tempo stesso.
Tre le date in programma: Bologna (19 maggio), Roma (il 21) e Ravenna (il 22).
Per le info tenete d'occhio il sito della Grinding Halt.
Val la pena di ricordare anche la registrazione dell'ottimo live per la stazione radio WFMU e il side-project del frontman degli Iceage, i War; la Avant! Records ha recentemente pubblicato uno split di quest'ultimi con gli svedesi Lust For Youth, da cui è estratto il brano che trovate più sotto.

8 marzo 2012

O. Children - nuova traccia in anteprima dal nuovo album

Il quartetto britannico ha realizzato due anni fa un ottimo album d'esordio, nel quale le sonorità post-punk revival si fondevano alla perfezione con un tenebroso gothic rock.
Il nuovo full-length "Apnea" uscirà il prossimo 28 maggio, e dal disco il gruppo ha estratto questa "PT Cruiser", che è possibile ascoltare (e scaricare gratuitamente) in anteprima.
Il nuovo brano evidenzia l'innesto di sonorità afferenti la sfera dello shoegaze, un po' come accaduto nel secondo lavoro degli Horrors; la voce di Toby, però, mantiene con decisione il suo flavour "gotico".

3 marzo 2012

Review: Central Unit - Loving Machinery 12'' EP (2012, Mannequin)



Nell'ambito della new wave italiana dei primi ottanta, ai Central Unit spetta senz'altro il ruolo di "pionieri" nell'utilizzo delle sonorità synth-etiche.
Formatisi nel 1981, i Central Unit ebbero modo nella prima parte della loro carriera (si sono successivamente riformati con una differente line-up) di suonare con nomi come Fad Gadget, Einstürzende Neubaten, Spandau Ballet e altri ancora.
In occasione del trentennale dell'EP "Loving Machinery" (titolo programmatico),  la Mannequin di Roma ne propone una ristampa su vinile in 300 copie, rimasterizzata dai master originali.
Questo mini album si fa particolarmente apprezzare per il sapiente dosaggio degli elementi wave/post-punk con quelli più elettronici: gli ingredienti per la ricetta sono nella quantità adeguata a garantire un risultato davvero appagante per le orecchie appassionate di queste sonorità.
Il "Lato A" viene aperto da "Saturday Nite", un prezioso esempio di wave italiana nella sua miglior declinazione, qui arricchita -come si diceva in apertura- dall'elemento sintetico, vero e proprio trademark della formazione bolognese. Le fa seguito la strumentale "Rock Onze", quasi una soundtrack dei migliori anni ottanta, chiaramente quelli virati al nero.
Sul secondo lato troviamo una cover dei Tuxedomoon ("What Use"), gruppo che all'epoca della registrazione esercitava una notevole influenza sulla scena italiana (il bassista Peter Principle produrrà in seguito un album per gli stessi Central Unit); conclude il disco l'algida danza meccanica di "Beset City".
"Loving Machinery" è un piccolo gioiello che meritava davvero di essere riproposto, un lavoro sintetico anche in senso letterale, privo della minima ridondanza e che invoglia a ripeterne l'ascolto appena giunti al termine dell'ultima traccia.
Una nota di merito, infine,  per la copertina di Giorgio Carpinteri del collettivo Valvoline, tra gli attori di un'indimenticabile stagione del fumetto italiano.